Convento del Rageto – Maria SS. di Gerusalemme
Il convento di Bellona è un edificio sacro situato sulla sommità del monte Rageto a 292 metri sul livello del mare, nel territorio di Bellona, un comune della provincia di Caserta, dedicato a Maria SS. di Gerusalemme.
Descrizione
Il monte, chiamato dai Longobardi "Monte sgorgante acque" a causa delle sorgenti che vi sgorgano, è lambito dalle acque del fiume Volturno alla sua base.
Durante la prima crociata nel 1096, molti condottieri cristiani si recarono in Terra Santa per liberare il Santo Sepolcro dal dominio dei turchi. Riccardo II, principe di Capua, non poté parteciparvi a causa dell'assedio posto a Capua da Landone, conte di Teano. Dopo aver vinto la guerra contro Landone, nel 1099 Riccardo II fece erigere sul monte Rageto una piccola cappella intitolata "Sancta Jerusalem" in onore della città che avrebbe voluto liberare. Questo fatto è documentato in un testo del 1109 di Roberto I, principe di Capua: "In monte qui vocatur Rageto ecclesia quae vocatur Sancta Jerusalem" (sul monte chiamato Rageto c'è una chiesa chiamata Santa Gerusalemme).
Dopo oltre due secoli, il tempio era in rovina. Nel 1419 Priamo Marra, un cittadino di Bellona, decise di restaurare la cappella, facendovi dipingere una Madonna con il Bambino e una croce.
Anni dopo, la cappella cadde di nuovo nell'abbandono a causa delle lotte politiche che devastarono il territorio campano, riducendola quasi a un rudere.
Nel 1534, l'immagine della Vergine apparve in sogno ad Antonia Fusco, una pastorella di Bellona, indicandole l'esatto punto dove si trovava l'antica cappella, coperta da erbacce e rovi.
Nel 1539, numerosi eventi prodigiosi convinsero il clero di Capua ad affidare la cappella ai Padri Serviti, o Servi di Maria, insieme a 24 moggia di terreno. I Padri Serviti iniziarono la costruzione del convento nello stesso anno, sostenuti dalle questue e donazioni della popolazione locale.
La donazione più significativa fu quella di Roberta Carafa, duchessa di Maddaloni, che nel 1585 donò 230 moggia di terreno come voto per essere stata guarita dalla Madonna da una paralisi alla gamba destra dopo una caduta da cavallo. Questa donazione accelerò i lavori di costruzione del convento, che inglobò l'antica chiesetta senza modificarla. Con ulteriori donazioni in denaro da parte della duchessa, fu ampliato il giardino interno e restaurato l'antico chiostro.
Il progetto del complesso fu realizzato dall'architetto capuano Ambrogio Attendolo e i lavori terminarono nel 1607.
Modalità di Accesso
In auto: Prendi l'autostrada A1, esci a Capua e segui le indicazioni per Bellona.
Contatti
Luogo
Via Alberto Sorrentino snc, 81041, Bellona